
Pubblicazioni
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Il Quadrato - Quotazioni degli Artisti italiani - 1973
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Arte Italiana per il Mondo
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Il Corriere della Sera - 1974, 1981, 1986
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Gazzetta di Mantova - 1974
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Gazzettino Padano - 1973
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Radio Tele Eco - 1973
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La Libertà - 1973
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Gazzetta di Reggio - 1973
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Il Tirreno - 1978
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La Nazione - 1978
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Alto Adige - 1981
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Il Resto del Carlino - 1981
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La Gazzetta della Martesana - 1983
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Il Giorno - 1983
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Il Cittadino
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Cologno sette - 1986, 1990
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La Gazzetta di Forlì -1988
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Il Messaggero - 1988
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Vivimilano - 1989
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Giornale di Merate - 1998
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Il Settimanale di Trezzo e dintorni - 1999
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Roquebrune-sur-Argens - 1999
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Giornale di Vimercate - 1999, 2002
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Vimercate Agenda - 2002

Critici d'arte
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Salvatore Fangareggi
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Massimiliano C.
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Layla Pavone
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Carlo Franza
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Anselmo Asioli
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Valeriano Viroli
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Simone Pace
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Giuseppe Casiraghi
"Lo stile di Egizio Zaccheroni è caratterizzato, negli acquerelli, dall'uso dei colori, estesi con arditi accostamenti. Sottolineiamo l'importanza attribuita al colore, come principale mezzo espressivo che tende a suggerire le forme e le immagini, costituite, in gran parte da paesaggi e nature morte".
Gazzetta di Mantova
"Egizio Zaccheroni si spira in prevalenza al mondo della natura o a bozzetti di vita quotidiana... filtra la realtà che lo circonda attraverso la sua sensibilità... acquerelli sicuri nelle esecuzioni e sereni nel modo di interpretare fatti ed ambienti, si possono 'leggere' anche momenti della vita del pittore: i ricordi d'infanzia, la verifica di situazioni contingenti, il rifugio nel sogno, la poesia delle cose semplici e quotidiane. Tutte egualmente gradevoli, le opere di Zaccheroni che, però, si impongono con maggior prepotenza sono quelle in cui segno e colore sono ridotti all'essenziale: tutto ciò permette all'artista una maggiore elasticità creativa e più rarefatte atmosfere"
Rosanna Ricci, "Il Resto del Carlino"
"La sua pennellata, pulita, semplice, luminosa, significativa e pregna di effetto cromatico piacevole, così come si addice all'acquerello, lascia intravedere un amore profondo per il suo paese, la sua terra, che dipinge a 'memoria', esempio di poesia del ricordo dovuta a motivi di lavoro che hanno portato il pittore a vivere a Milano, personalizzandola, pendendola cioè più adeguata al suo modo di pensare per riproporla con originale semplicità come un momento di meditazione, un'oasi di pace, di fratellanza, un tuffo catartico in un mondo che oggi sembra non esistere più ma che invece, a detta dell'artista, è lì, pronto ad essere di nuovo nostro solo che lo si voglia!".
Giorgio Crema, "Il Tirreno", 12/09/1978
"Interessanti sono i suoi acquerelli, nei migliori dei quali vi è un vaporoso effetto di trasparenze e luminosità. La sua pittura non cessa mai di essere armoniosa, piena di equilibrio e di misura. Nella natura trova un'inesauribile fonte di emozione, di sensazioni segrete. Nei suoi paesaggi, nelle sue nature morte, sa esprimere compiutamente il desiderio di semplificare, di ridurre ogni forma alla sua purezza essenziale. Le sue composizioni sono fatte di tanti colori; colori chiari, ariosi, distesi sul foglio in pennellate nervose, che esprimono una delicata sensibilità".
Fenenna Bartolomei, "La Nazione"
Omaggi artistici
L'AMICO PITTORE
M'assido a lato d'un amico artista,
poeta del colore e del pennello,
testimoniar volendo, a prima vista,
com'egli crei, d'istinto, un acquerello.
Sul foglio virginal lo sguardo posa,
con un leggero corrugar la fronte,
sprona la fantasia che, generosa,
sarà d'idee munificente fonte.
L'estro creativo, a un tratto, si palesa
con improvviso, fervido armeggiare
e l'ansia affastellata dell'attesa
crea l'impazienza a non procrastinare
così che dalla mente non svanisca
l'ormai ispirato elaborar la tela
e il tratteggiar veloce garantisca
conformità all'immagine che anela.
Or sulla tavolozza và a stemprare
di sterili color la mescolanza
con cognizion che, in abile traslare,
saputamente assumeran sembianza:
un morbido passaggio divien cielo,
un altro verde prato e vi s'incoccia,
un sottil tratto crea d'un fior lo stelo
altri due tocchi e subitaneo sboccia.
L'agile mano, esperta e calibrata,
và quindi a rifinire la stesura,
ora più accesa ora più sfumata
finchè, compiuta, appare la figura.
E' prodigioso aver la concezione
d'un tal mirabolante trasformare
vaghi pensieri in nitida visione:
un acquerello, appunto, d'ammirare.
Renato Tirapelle, 13 luglio 1999
Scuola Civica di Cinema
presenta il cortometraggio
"LA BALLERINA"
con:
Roberto Resega:Il Corpo
Costanza Bombarda:La Voce
Egizio Zaccheroni:L'Arte
Scritto, Diretto e Montato da:Adriano Fanchetti
Operatori:Paolo Zoia
Anna Claudia Proietti
Claudia Cipriani
realizzato a Milano nel maggio 2001